martedì 2 marzo 2010

Caravaggio, il digitale e Roma Antica


Detto così sembra quasi un sogno o meglio un incubo ambientato in tre momenti storici così lontani e diversi fra loro da renderlo impossibile.
Ed invece è proprio il titolo di una mostra "il Caravaggio impossibile" che ho visitato domenica in una Roma ventosa e quasi plumbea.
Mi sono aggirata per le antiche botteghe romane per i vari piani ed emicicli dei mercati di Traiano, calpestando la strada della Storia e ammirando tutte le opere attribuite al Caravaggio poste sotto forma digitale, ad altissima risoluzione e in formato originale; retroilluminate da una fila di led (ho sbirciato sotto i teli di un grande affresco).
La meraviglia che ho provato nell'indietreggiare di fronte a quei capolavori virtuali e vederli naturalmente incorniciati dagli enormi riquadri di travertino che ornano le entrate delle tabernae, è stato grande; come se mi fosse apparso il futuro guardando attraverso una finestra o una porta del passato!
E' stato bello affacciarsi in ogni antro con la curiosità e la certezza di essere stupiti ancora e poi ancora.
Certo il digitale non è il reale, lo sgomento dell'accecante e pura bellezza che ho percepito di fronte ai veri quadri non è minimamente paragonabile.
Ma è come quando guardi una foto ben riuscita di un momento magico della tua vita e ti arrivano gli odori, i suoni e le risate del giorno che l'hai scattata.
Così è stato per me l'altro ieri, e questo vi auguro di provare a voi, domani.

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