mercoledì 25 novembre 2009

Vinicio Capossela: SOLO SHOW

E come potevo supporre una così grande bellezza, unica oramai, nel suo genere.
Torni nell'incanto del circo della tua infanzia dove tutto è vero perché ci credi.
E allora maghi e giganti ti fanno compagnia fino al disincanto, fino alle porte dell'inferno.
Attraversi il dono della parola e scopri poesie che non conoscevi.
Resti a bocca aperta come solo i bimbi sanno fare, mentre guardi un Babbo Natale-Houdini impazzito appeso per i piedi ad un trapezio illuminato.
Esplodi di gioia alla sua autoliberazione o ti commuovi perché S. Nicola si è sparato in un discount perché non sapeva più esaudire desideri impossibili.
Insomma: non è solo musica, non è solo racconto, non è solo circo, non è solo testo, è SOLO SHOW da vedere e gustare dal profondo del cuore, con anima pura e pulita.
Come fosse la prima volta di tutto e mentre vi incamminate verso casa a spettacolo finito e rientrate nella realtà provate a pensare che c'è qualcuno che considera Bob Dylan, il migliore per testi e musica.
Allora quel qualcuno vi farà invidia, perché non ha ancora provato la meraviglia dell'incontro fra un pianoforte giocattolo e un theremin, che voi già conoscete.

venerdì 20 novembre 2009

BRENDA

E così è finita.
Insieme al corpo carbonizzato di Brenda se ne è andata la vergogna e il senso di colpa di tutti quelli che l'avevano pagata, per provare un'emozione.
Tutti hanno riacquistato la loro verginità.
Nessuno più che possa testimoniare i privati vizi. Restano solo le pubbliche virtù.
Strano paese il nostro che si indigna per i gusti sessuali non conformi alla pubblica morale e non batte ciglio di fronte ad una vita umana.
Mi viene il dubbio che nessuno la consideri vita umana.
Ho ascoltato commenti orribili intorno a questa storia: "almeno Lui, mia cara Lei va a donne!"

Scusate non ho ancora capito cosa voglia dire e non voglio conoscere nessuno che si prenda la briga di spiegarmelo.

Addio Brenda. Spero che tu non perdonerai e non chiederai scusa a nessuno per quello che eri.

venerdì 13 novembre 2009

OIL 4 BRAINS

sabato 14 novembre 2009

da "Saperi e Sapori"

in Via Pittalunga 7/9 a Roma

alle ore 18.00

gli OIL4BRAINS

Racconteranno "storie", impastandole con il cibo, bagnandole con il vino e mescolandole alla musica.
Serviranno ai presenti questo cocktail.
E dulcis in fundo, ci sarà un ricordo di Alda Merini.


Spazio spazio, io voglio tanto spazio
per dolcissima muovermi ferita:
voglio spazio per cantare crescere
errare e saltare il fosso
della divina sapienza.
Spazio datemi spazio
ch'io lanci un urlo inumano,
quell'urlo di silenzio negli anni
che ho toccato con mano.


Alda Merini

Menzogne per decreto legge

Ma quando la smetteranno di comunicare menzogne per decreto legge?
Forse mai. Il governo ha deciso che la rata da pagare il 30 di novembre viene "differita" di una percentuale pari al 20%. Ossia per capirci tutti: bisognava pagare il 99% come acconto, ci danno la possibilità di saldare il 79%, sempre come acconto ed il resto verrà pagato nel saldo del 2010.
Per cui al comune cittadino arriva la notizia di una decurtazione del 20% e grida al miracolo. Al commercialista arrivano rogne e telefonate a non finire per spiegare che comunque è da pagare.
Badate riguarda solo l'irpef ossia le persone fisiche e non le società di capitali..
Insomma lo stato ci fa una dilazione nei pagamenti e il cittadino comprende che gli fa uno sconto.
Meditate gente, meditate quando siete davanti alla cabina elettorale!

giovedì 12 novembre 2009

Roberto Saviano

Ieri sera ho ascoltato delle storie vere.
La voce di Saviano era un coltello che girava nella piaga del mio dolore e del mio sgomento.
Mi sono chiesta ad ogni storia che finiva, come era stato possibile.
Se veramente tutto era potuto succedere per davvero.
Le donne uccise e stuprate in Iran. Gli scrittori imprigionati per 20 anni in Niger. Gli intellettuali deportati nei gulag per 20 e più anni. La giornalista russa uccisa perchè raccontava la verità.
Nomi che si affollavano e più Saviano raccontava e citava i libri dove sono scritte queste e mille altre storie simili, più l'unica forza che mi restava era la consapevolezza che oramai nessun regime, nessuna dittatura, nessuna censura potrà mai più toglierci quei libri. Quelle storie sono vere e perciò veramente esistite.
Non è poca cosa come qualcuno potrebbere credere, è la vera forza della speranza. La certezza che tutti quei gesti di profonda coerenza e convinzione, non sono stati fatti invano.
La consapevolezza di Pasoliana memoria è una chiave d'accesso incredibile per aprire le porte delle nostre menti.

lunedì 2 novembre 2009

Arrivederci poetessa

E così ci hai lasciato, orfani della tua voce e delle tue follie.
Te ne sei andata per gioco fra Halloween che finiva e Ognissanti che iniziava.
Sempre in bilico fra realtà e finzione, fra follia e ragione.
Solo dentro i tuoi versi ho toccato il dolore provato, come corpo fra lamiere contorte.

L'unica consolazione che mi hai lasciato, e che ai grandi poeti non puoi dire Addio ma solo Arrivederci.


Arrivederci Alda.