sabato 31 ottobre 2009

UNA STORIA

Come se fosse possibile scordare.
Esco dall' acqua dopo una nuotata lunga ma lenta. Respirare fuori dall'acqua non mi dà più sicurezza che trattenere il fiato sott'acqua. La dolcezza del silenzio, i rumori ovattati da liquido amniotico sono un calmante perfetto.
Se solo potessi smettere di prendere i sonniferi e potessi tuffarmi in mare tutte le volte che non ho sonno.
Forse avrei meno occhiaie e peserei di meno.
Ma è novembre e quella sensazione di calma che passa nelle mie palpebre socchiuse è solo il residuo di un sogno breve, ma intenso!
Il respiro, mi respira.
Continuo a ripetermelo perchè so che funziona. Non sempre ma funziona.
Se solo potessi scordare.
Adoro poter pensare che un giorno non troppo lontano qualcuno troverà il modo di disfarci definitivamente dei brutti ricordi, dei dolori fissati sulle sinapsi celebrali, delle paure antiche che generano ansia incontrollabile.
Non auspico certamente una vita da "cretina felice", ma butterei volentieri in un virtuale cestino quello che non mi serve più. Quello che non mi conduce avanti ma mi fa tornare indietro tutte le volte che si riaffaccia. Come un elastico teso, per quanti sforzi faccia non riesco mai ad allontanarmi definitivamente.
E sdeng! Sono di nuovo lì al punto di partenza.
Se solo potessi scordare!

Nessun commento:

Posta un commento